giovedì 21 aprile 2011

Oro, una scommessa vincente da oltre dieci anni

A cura della redazione di Fondionline

La quotazione del metallo prezioso si incammina verso il suo undicesimo anno consecutivo di rialzo, con un rendimento cumulato che ha ormai raggiunto il 450%

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Passa il tempo e nuovi record vengono frantumati. L’oncia ha sfondato ieri a New York la barriera dei 1.500 Usd, arrivando a quotare 1.505,65. La rivalutazione dai minimi di gennaio ammonta al 15%. Per l’ennesima volta gli esperti si domandano se, dopo un’impennata del genere, ci siano ancora margini di crescita. La maggior parte degli operatori crede che ci sia ancora spazio per ulteriori rialzi, ma a ritmi sensibilmente più moderati rispetto a quelli visti finora.

Nel breve termine, la maggior parte degli operatori crede che la quotazione sia destinata a toccare i 1550 Usd per oncia, per poi perdere qualche posizione durante l’estate e raggiungere quota 1600 Usd entro la fine dell’anno. Vale a dire, registrare una rivalutazione addizionale del 6,5%.

L’oro è probabilmente la moneta più antica del mondo ancora in circolazione. La qualità particolare del metallo lo trasforma in un bene rifugio idoneo in tempi di incertezza. Il metallo giallo è un asset tangibile che non figura nel passivo di nessuno. Quasi tutti gli strumenti finanziari in circolazioni sono, allo stesso tempo, un asset attivo per alcuni e passivo per altri. Al contrario, l’oro è solo un asset attivo per chi lo possiede. Storicamente, il metallo prezioso ha accumulato rivalutazioni prossime al 25% nei periodi in cui i tassi reali statunitensi si sono mantenuti in territorio negativo.

Allo stesso tempo, la spinta al sell-off del metallo giallo che ha mantenuto sotto pressione le quotazioni per molto tempo sembra essere scomparsa. Le banche europee hanno smesso di disfarsi delle posizioni detenute in oro e, addizionalmente, le autorità centrali dei paesi asiatici si sono lanciate nell’acquisto di oro per diversificare le proprie riserve (eccessivamente concentrate sul Dollaro Usa). A questo si sommano le difficoltà dell’industria mineraria nel mantenere i ritmi di produzione necessari a soddisfare la domanda. Nonostante ciò, l’investimento agli attuali livelli di prezzo richiede prudenza.

Un altro metallo da non dimenticare è l’argento, che in dodici mesi ha visto crescere la sua quotazione del 152% e viene negoziato sui livelli più elevati dal 1980.

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1 commento:

  1. Il valore dell'oro è arrivato addirittura sopra i 1900 dollari l'oncia. Gli investitori spinti dalla crisi delle borse continuano a comprare oro. Ad ogni notizia negativa che colpisce più o meno direttamente l'economia mondiale, l'oro ricomincia a salire verso quotazioni più alte, alcuni analisti si sono addirittura sbilanciati prevedendo che possa raggiungere quota 2500 dollari l'oncia entro la fine dell'anno.

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